Anno XIII - N. 398
23 novembre 2009
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Tra leggi e sentenze la storia "illegale" della televisione italiana

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Allegato alla rivista Digital Video nelle regioni dello switch-off
Come passare alla TV digitale e vivere felici

"Ritarda" un'autorizzazione che non può essere concessa

Digitale terrestre: il Cielo può attendere. Fino al 2012

Gli impegni presi in sede europea vietano a Sky di operare su frequenze terrestri fino alla fine del 2011. Il nuovo canale "Cielo" non può decollare. Ma così ritarda anche la partenza di un telegiornale in concorrenza con "Raiset"...
1. dicembre 2009
Il titolo del celebre film firmato da Ernst Lubitsch nel 1943 è perfetto per la notizia: "Il cielo può attendere". Sky Italia aveva annunciato per oggi a mezzogiorno l'esordio del suo canale digitale terrestre, battezzato appunto "Cielo". Da alcuni giorni era visibile l'annuncio, su un canale affittato dal Gruppo Editoriale L'Espresso. Ma da questa mattina sullo schermo appare una scritta: (continua)

Penalizzato il servizio pubblico nel passaggio al digitale

Switch-on. E nel Lazio il caos e i canali fantasma

Rai Uno, Due e Tre non si ricevono in molte aree intorno a Roma. Confuse tra centinaia di emittenti comparse dal nulla, sono trasmesse "provvisoriamente" su un canale destinato a sparire. L'Autorità di garanzia apre lunghe istruttorie.

23 novembre 2009

Da una settimana Roma è "la prima capitale europea interamente digitale". Per la televisione, si intende. Lo affermano le nostre autorità cosiddette competenti. Però dimenticano di spiegare che non si tratta di un record, ma di un passaggio obbligato: lo switch-off simultaneo di tutte le emissioni analogiche è dovuto alla caotica occupazione delle frequenze che blocca l'etere italiano da più di trent'anni. Se ci fossero frequenze libere, il passaggio dall'analogico al digitale sarebbe progressivo e indolore.
La transizione doveva essere l'occasione per mettere ordine. Invece a Roma e dintorni è il caos. La sola cosa certa, verificata da tutti, è lo swich-off dell'analogico: i vecchi televisori non ricevono più nulla. I nuovi, e i set-top-box digitali, ricevono "di tutto e di più". Anche troppo: gli oltre 200 canali che si trovano a ogni nuova "risintonizzazione" sono una forzatura tecnica. Emittenti sconosciute compaiono all'improvviso, altre scompaiono. Molte non trasmettono, molte altre sono presenti contemporaneamente su frequenze diverse. Ma la questione più seria riguarda i primi tre canali della Rai.
(continua)
Il futuro del servizio pubblico
Verso il nuovo contratto di servizio della Rai. L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni approva le linee guida (ma non le pubblica). Parte un'istruttoria sull'ordinamento dei canali. Il presidente Calabrò in Commissione di vigilanza.
Delibera N. 614/09/CONS (Approvazione delle linee guida)
Comunicato stampa del 19 novembre (Istruttoria sull'ordinamento dei canali)
La relazione del presidente dell'AGCOM alla Commissione di vigilanza
Sono iniziate le manovre per "normalizzare" anche la terza rete della Rai. Tivù Sat resta un annuncio. Si congelano i fondi per la banda larga. Sky sul digitale terrestre prima del 2012 in violazione delle decisioni UE. L'anomalia cresce.
Televisione: presto l'informazione a reti unificate (13 novembre)
 
Finalmente in libreria (dove?)
Come acquistarlo on line
BLOG
A "Porta a porta" il plastico del delitto digitale terrestre (27 novembre)
Rai penalizzata anche in Sardegna (23 novembre)
Roma, switch-off OK. Aspettiamo lo switch on! (18 novembre)

Ancora in primo piano

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(Giornalista): una professione tra parentesi (30 ottobre)
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Pubblicazione iscritta nel registro della stampa del Tribunale di Roma con il n. 585/97 Direttore responsabile Manlio Cammarata
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