Anche l'opposizione può
rispettare gli impegni
17.05.01
Riportiamo in questa pagina alcuni passaggi
delle dichiarazioni di Francesco Rutelli, tratte dall'incontro
con InterLex e Puntoit del 22 marzo e dal sito Rutelli
2001. Per le considerazioni vedi Tra promesse e
minacce la Rete aspetta.
- Noi abbiamo capito, in questi anni, che Internet
non è un fine ma uno strumento, e gli strumenti bisogna usarli bene;
perché questo sia realizzabile, essi debbono essere il più possibile liberi.
- Io penso che questo sia il momento: noi dobbiamo
intervenire sul quadro comunitario al 2006, per indirizzare verso tutte le
politiche che hanno un contenuto di innovazione e che sono legate all'attivazione
della rete, perché l'occasione è questa, non ne avremo molte altre per il
Mezzogiorno, e dunque per colmare tanti gap competitivi del nostro Paese.
- Dobbiamo mettere sotto controllo la pirateria ed
i crimini informatici: in Italia sappiamo che le frodi sono tutto sommato
modeste, gli elementi che abbiamo non sono particolarmente drammatici. Proprio
qui a Roma si è tenuta la riunione del G8 Hight _Tech Crime Group, che si è
occupata di questo tema pochi giorni fa, con riguardo ai livelli un po' più
sofisticati. Non parlo, quindi, degli imbrogli, che ci risulta abbiano un'incidenza
abbastanza piccolina, per la grandissima parte al di sotto dei 50 dollari, non
è una buona ragione, naturalmente per abbassare la guardia. Dobbiamo poi
affrontare i problemi che attengono ai minori, alla violenza, all'accesso ad
alcuni aspetti delicati: la pedofilia, il sesso spinto, e così via.
- Dobbiamo favorire la più sciolta delle briglie
per quanto riguarda il mondo di Internet.
- Se è compito di un governo realizzare le
regolamentazioni fondamentali su tante materie, in questo particolare settore ha
il preciso dovere di ridurle al minimo.
- Internet, le tecnologie legate alla informatica
ed alle telecomunicazioni sono già oggi in Italia il settore che produce più'
posti di lavoro e contemporaneamente più' imprenditoria. E' un fenomeno
destinato a durare e che va sostenuto con coerenti politiche di sistema,
limitando al minimo interventi normativi specifici e "l'interferenza"
governativa. Agevoleremo quanto più' possibile competizione e la
diversificazione, (as es: introdurremo Linux nei sistemi della PA quando i
tecnici daranno parere favorevole)
- Internet deve essere promossa e deve esserne
garantito un \"servizio universale\". Questo sarà l\'impegno del mio
governo. Sarà allora necessario un impegno da parte di tutte le Istituzioni per
promuovere la cultura informatica e lo sviluppo della Società dell\'informazione.
- Promozione della innovazione tecnologica e del
commercio elettronico. A partire dalla conferma delle iniziative in atto in
Finanziaria 2001 per gli incentivi all\'e-commerce e dei proventi UMTS, verso
forme più avanzate di realizzazione settoriali, valorizzate a livello
internazionale anche con il sostegno del governo, per la promozione dei
principali settori economici ad alto valore aggiunto (pensiamo al tessile, all\'agroalimentare,
alla ceramica, alla meccanica, al turismo, ai beni culturali solo per citare i
primi esempi).
- Consultazione continua ed approfondita con
addetti ai lavori e associazioni
Promozione della realizzazione di infrastrutture per la banda larga, la fibra
ottica, il cablaggio delle città e quanto altro sarà tecnologicamente
possibile realizzare per favorire un accesso illimitato ed universale alla rete
di cittadini ed imprese.
Meno regolamentazione (il minimo indispensabile per garantire diritti e fiducia
dei consumatori e delle imprese e sempre allineata con il quadro europeo).
Più concorrenza (già avviata con le privatizzazioni e deregolamentazione delle
telecom, senza le quali non si sarebbe mai aperta la partita).
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