6. I compiti di ICANN
I compiti di cui ICANN si occupa sono principalmente tecnici e così
schematizzabili:
- Gestione del sistema dei nomi di dominio.
- Numeri indirizzi IP.
- Parametri dei protocolli di comunicazione.
- Coordinamento per la gestione del Root server
Si tratta quindi di funzioni tecniche volte da un lato alla gestione del
sistema dei nomi di dominio e dall'altra al mantenimento degli standard di
trasmissione per consentire la comunicabilità in rete tra tutte le macchine
connesse. Questo è il contesto tecnico di cui ICANN si occupa, esiste tuttavia
anche un ambito che viene compreso nella dizione di policy making che,
seppur di origine tecnica, da questa trascende per toccare invece ambiti sociali
ed economici; in tale contesto, indubbiamente, si possono elencare le decisioni
relative alla creazione della Uniform
Domain Name Dispute Resolution Policy (UDRP) o le scelte relative ai
nuovi suffissi web da introdurre.
Il sistema dei nomi di dominio, infatti, rappresenta la funzione che più
delle altre sembra avere implicazioni anche sociali, economiche e politiche.
Basti pensare a quale potere detiene la società legittimata alla scelta dell'ampliamento
delle nuove estensioni di dominio.
In realtà anche questo è un argomento estremamente interessante: fino a che
punto una società no profit con sede negli USA (California) ed autorizzata ad
operare in un contesto esclusivamente tecnico ma planetario, deve considerarsi
legittimata a decidere su questioni che esulano da tale ambito? Si tratta di
decisioni che debordano dal contesto tecnico: è corretto che siano i tecnici a
prenderle? Tenuto conto degli interessi in gioco, non solo economici, è
corretto che sia una società in parte priva di responsabilità e controllo a
operare simili scelte? Alcuni studiosi di diritto e della rete si stanno
muovendo nel senso di analizzare tale situazione di fatto.
Una volta fondata ICANN, si poneva il problema di individuare quali soggetti
fossero i più adatti per gestirla e quali dovessero essere le modalità per
attuare l'internazionalizzazione del direttivo e la self governance tanto
acclamati nel White Paper. E quale tipo di composizione avrebbe dovuto avere il
consiglio di amministrazione?
Jon Postel offrì una risposta decisamente singolare ma estremamente pragmatica.
Come si legge in alcuni interventi di Joe Sims, suo consulente legale, la scelta
fu essenzialmente unilaterale da parte di Postel e tendente ad escludere dal
direttivo i cosiddetti combatants, cioè gli attivisti della rete, tutti
coloro che avevano perseguito determinati interessi ed ideali o che avessero un
forte seguito o consenso da parte di vari gruppi della web comunity.
Incredibilmente la scelta di escludere gli attivisti dal direttivo della più
tecnologica e avanzata società fu possibile solo grazie al fattore umano: Jon
Postel, appunto. Se è vero che ICANN aveva il supporto ormai formalizzato del
DoC americano, furono però determinanti, in quel delicato momento, la fiducia,
il consenso e la stima riposti in Jon Postel dagli utenti della rete per evitare
conflitti e lacerazioni.
In termini pratici, non si doveva frammentare il consenso alla base di ICANN
quando l'intesa poteva risiedere in un unico nodo centrale e neutrale. Postel
purtroppo scompariva il 16 ottobre 1998 ma la costituzione di ICANN era ormai
completata.
Il direttivo scelto era limitato da un termine temporale del mandato, doveva
infatti essere un direttivo ad interim; solo successivamente si sarebbe giunti
alla elezione vera e propria del direttivo con modalità che avrebbero
consentito sia a tecnici che a portatori di interessi a livello internazionale
di partecipare alle fasi decisionali. Ed è proprio in quest'ultimo contesto,
quello dei portatori di interessi, che si sviluppa il sistema di elezioni At
Large.
7. Le elezioni "At Large"
Le elezioni at large sono un sistema per procedere alla selezione di
metà del direttivo (9 su 18, più un presidente) di ICANN su una base di
consenso mondiale; i soggetti eletti sono rappresentativi degli utenti della
rete suddivisi a livello continentale.
In realtà al momento attuale, della metà del direttivo sono stati eletti solo
cinque dei nove rappresentanti continentali; questo a seguito di una modifica
apportata allo statuto, c.d. by laws, di ICANN ad opera del direttivo ad
interim (Meeting del
10 Marzo 2000, Cairo. I restanti quattro saranno presumibilmente eletti
entro il 2001. Gli altti nove membri non eletti con procedimento at large
sono selezionati dalle tre Supporting
Organizations di ICANN che si occupano delle questioni tecniche sopra
elencate: Domain Name Supporting
Organization (DNSO), Address
Supporting Organization (ASO), Protocol
Supporting Organization (PSO).
Alcuni aspetti di queste elezioni at large presentano motivi d'interesse,
in quanto oltre a costituire un sistema unico ed innovativo di elezione, sono lo
strumento per la garanzia e la tutela degli interessi generali della comunità.
La restante metà del direttivo è infatti essenzialmente rappresentata da
soggetti legati al mondo tecnico-economico della rete, è quindi riconosciuta
come questione prioritaria la necessità di inserire nell'ambito della fase
decisionale di ICANN soggetti che tutelino interessi più generali e
rappresentativi di contesti non solo tecnici.
La presenza di rappresentanti internazionali garantisce un principio più volte
sottolineato all'interno del White Paper: la
"internazionalizzazione" come caratteristica necessaria della
composizione del direttivo di ICANN (fondamentale a questo scopo fu l'attività
di Christopher Wilkinson, membro esperto della Commissione europea, durante la
stesura del documento costitutivo di ICANN).
Nello stesso White Paper, più incisivamente che nel Green Paper,
e poi nell'attività di Jon Postel nelle fasi costitutive di ICANN, è stato
sempre dichiarato l'intento di creare una società no-profit che tenesse conto
delle esigenze di tutti gli utenti della rete. Ciò era raggiungibile
mediante la successiva sostituzione del board ad interim con soggetti
eletti direttamente dal "popolo web" su base continentale. In tal modo
venivano assicurati oltre all'internazionalizzazione del direttivo anche la
tutela e il controllo sull'operato di ICANN, che come detto può essere anche
molto più che strettamente tecnico, come ad esempio quando si verta in tema di
scelta di nuovi domini da approvare o per la citata UDRP. Anche se va notato
che, incredibilmente, i membri at large sono ufficialmente entrati a far
parte del direttivo solamente dopo l'approvazione dei 7 nuovi domini!
Le modalità di elezione dei direttori at large hanno destato critiche
da più parti, come abbiamo già avuto modo di riferire. Anche per il fatto che
i problemi riscontarti durante le elezioni erano soprattutto di natura tecnica e
in larga misura facilmente prevenibili, come ad esempio le difficoltà dei
server ICANN a supportare il traffico della rete durante i giorni delle
elezioni.
La scelta poi di procedere all'elezione di soli 5 membri del direttivo,
invece dei 9 precedentemente previsti ha incrementato ulteriormente il dibattito
sulle votazioni at large. Le elezioni dei 4 direttori restanti erano
state infatti fissate entro il 2001, ma viste le recenti evoluzioni e i
dibattiti sulla materia, non pare più certo che si giunga entro la fine dell'anno
alla loro elezione. Ad accentuare quest'ultimo aspetto ha contribuito l'approvazione
del bilancio 2001-2002 durante il recente meeting di Stoccolma. In tale
documento non sono infatti previsti fondi per la realizzazione delle prossime
elezioni at large.
8. Un futuro incerto per l'elezione at large
Nelle risoluzioni adottate da ICANN durante il meeting del Cairo del marzo
2000, la posticipazione dell'elezione dei quattro directors alla fine
del 2001 era dovuta al desiderio di poter prima procedere ad una valutazione
della prima sessione di elezioni.
Tali valutazioni sono attualmente condotte da una commissione ad hoc, l'ICANN
At Large Study Committee (ALSC), le cui prime conclusioni dovevano
essere presentate il 5 giugno al meeting
di Stoccolma.
A questo proposito sono state forti le critiche mosse dalla comunità web al
comitato incaricato di valutare l'impatto dei direttori at large nel
direttivo di ICANN. Infatti, il risultato degli studi pare ancora lontano,
stando alle dichiarazioni del presidente di tale committee Carl Bildt, ex primo
ministro svedese, un report finale su questo studio sarà presentato solo alla
fine del 2001 durante il meeting di Los Angeles. Oltre a tale ritardo pare
evidente che le elezioni dei quattro restanti direttori at large avranno
luogo quasi certamente solo alla fine del 2002, precisamente dopo il mese di
novembre, quando gli attuali cinque direttori at large termineranno il
loro mandato.
Oltre al comitato formato da ICANN, la Markle Foundation ha sponsorizzato uno
studio sulle elezioni at large i cui risultati sono consultatibili leggendo il
report finale: ICANN's
Global Elections: On the Internet, For the Internet. A Common Cause/Center for
Democracy and Technology Report on the ICANN At-Large Elections. Un
ulteriore studio indubbiamente degno di nota è il NAIS
project. Nell'ambito di tale progetto, composto essenzialmente da
rappresentanti del mondo accademico, è stato presentato durante il meeting di
Stoccolma un report
introduttivo al proprio studio finale previsto per settembre 2001. In tale
documento sono sottolineati i vari aspetti che hanno necessità di ulteriori
miglioramenti (educazione all'elezione; informazione più completa da parte di
ICANN; necessaria astensione da interventi di governi nazionali per facilitare l'elezione
di determinati rappresentanti; problemi tecnici dei server ICANN; ruolo della At
Large Membership). Infatti, sempre secondo tale autorevole studio, per poter
approntare da parte di ICANN una legittima e democratica elezione at large
sono necessari numerosi aggiustamenti, non solo tecnici, che consentano di
rendere questo tipo di istituto un vero strumento di internazionalizzazione e
rappresentativo della bottom-up self governance.
Nonostante i problemi affrontati durante le elezioni at large, tale
tipo di rappresentanza sembra tuttavia garantire in larga misura le diversità a
livello geografico. La suddivisione in cinque aree continentali (Europa; Asia,
Australia, Pacifico; America Latina, Caraibi; America settentrionale; Africa)
consente ad ogni singola "macroregione" di avere almeno un
rappresentante all'interno del direttivo di ICANN; e le disuguaglianze in
termini di numero di utenti potrebbero essere affinate nell'ambito delle Supporting
Organizations.
E' quindi indubbiamente un argomento molto delicato quello delle elezioni;
seguendo infatti le linee di fondo e i principi generali sottesi al White Paper,
come ad esempio il self governance o il private bottom-up consensus,
dovrebbe essere logico considerare questo tipo di istituto come elemento
imprescindibile per il direttivo di ICANN: solo così pare infatti possibile
garantire il consenso di cui ICANN ha bisogno per le sue scelte, per l'internazionalizzazione
e per la rappresentatività globale del suo direttivo. Il comitato del NAIS
project, indica proprio questo contesto come un ambito per così dire
"imprescindibile" per il direttivo di ICANN. All'interno del suo
studio pone infatti in dubbio la legittimità di decisioni fino ad ora adottate
senza che il direttivo at large fosse al completo (nove e non cinque)
della rappresentativa eletta dalla At Large Membership, cioè dagli
utenti-elettori della rete.
A questo proposito all'interno sia del White Paper sia del precedente Green
Paper, importanti sono i numerosi riferimenti agli internet users, utenti
della rete, e non più solo agli internet professionals o technicians;
un ruolo vitale è quindi indubbiamente trasferito alla web community e
quindi appunto al self governance ed al momento attuale ai soggetti
facenti parte della At Large Membership.
Inoltre, fondamentale è l'intenzione espressa nel White Paper affinché il Board
of Directors di ICANN rappresenti gi interessi "diretti"
degli utenti, suggerendo quindi la loro rappresentanza con la minima
intermediazione possibile. L'elezione dei primi cinque At Large Directors
è stata indiretta a doppio turno. (Spiegazioni sul metodo di elezioni
cosiddette "alternative", o anche conosciuto come Prefential
Voting System.
Lo strumento delle elezioni at large, sebbene necessiti d'alcuni
affinamenti, principalmente tecnici, parrebbe essere ideale ed estremamente
funzionale per ottenere quanto appena indicato. In pratica esso consente di
procedere alla realizzazione di alcune caratteristiche previste per il direttivo
di ICANN, il consenso e l'internazionalizzazione, che altrimenti verrebbero a
mancare. Senza i quali, a nostro avviso, la storia di ICANN è altrimenti
destinata ad essere ricordata principalmente per i contrasti e le critiche che
costantemente gli utenti della rete le hanno rivolto.
Oltre a ciò, ICANN, seppur in formazione, potrebbe essere uno strumento
modernissimo ed efficiente per l'internet governance ovviamente non
prescindendo in alcun modo dagli At Large Directors o, comunque, da una
forma di rappresentanza che consenta una forte integrazione nel direttivo delle
istanze dei singoli continenti, oltre che un generale e fondamentale controllo
sull'operato di questa peculiare società.
In tal modo sarebbero garantiti sia il "consenso dal basso verso l'alto"
sia l'internazionalizzazione; princìpi e caratteristiche dei quali ICANN non
può fare a meno e dai quali anzi è utile prendere le mosse per immaginare l'evoluzione
più prossima di Internet.
(Continua)