Open source, le
istituzioni non possono ignorare il problema
23.11.2000
E' venuto il momento di fare il
punto sulla campagna per l'introduzione dell'open source nella pubblica
amministrazione. Con il progetto sul free software
nella pubblica amministrazione, preparato da Angelo Raffaele Meo, con
duemila firme di adesione alla lettera aperta contro la "Soggezione
dello Stato italiano alla Microsoft" e con i numerosi interventi nel forum,
possiamo dire che i termini della questione sono chiari.
Il documento del professor Meo
esamina in profonditą e con grande chiarezza tutte le implicazioni del free
software nell'ottica del sistema pubblico, mentre il consenso riscosso dalla
lettera aperta indica che anche tra chi opera quotidianamente con i sistemi
informatici c'č una diffusa consapevolezza dei limiti dei sistemi proprietari e
dei vantaggi dei sistemi aperti.
Ora tutto questo deve essere sintetizzato in un unico schema di progetto
"operativo", chiaro e conciso, e si deve creare una struttura - forse
un comitato o un'associazione - che lo presenti e lo sostenga di fronte alle
istituzioni competenti. Che ormai non possono ignorare il problema, come hanno
fatto fino a oggi nonostante le sollecitazioni ricevute.
Il forum resta dunque aperto per
accogliere ancora proposte e suggerimenti per la seconda fase della campagna.
Chi ha qualcosa da dire, scriva a
(M. C.) |