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InterLex - RIVISTA DI DIRITTO TECNOLOLOGIA INFORMAZIONE

 

Microsoft e WhatsApp: leggere bene le avvertenze

Privacy e sicurezza - 20 febbraio 2017
Abbiamo visto un primo esempio di come la nostra privacy può essere violata esaminando le "autorizzazioni" di Kaspersky su Android. Leggiamo ora le "informative" di WhatsApp insieme a quelle della "sesta sorella" Microsoft.

"La privacy dell'utente è fondamentale per Microsoft. La presente informativa sulla privacy illustra i dati personali raccolti da Microsoft relativi all'utente, oltre a come vengono utilizzati tali dati. Si consiglia di leggere le sintesi che seguono e di fare clic su "Ulteriori informazioni" per ottenere maggiori informazioni su un particolare argomento".

Si apre così la pagina di Microsoft che, in quasi 32.000 caratteri, più di 4.000 parole, spiega come e perché la casa raccolga i dati dei suoi utenti e come li difenda. Peccato che le finalità del trattamento siano indicate in maniera che non sembra esagerato definire ingannevole: in nessun punto si parla di "profilazione", ma si dice che "Microsoft raccoglie dati per questioni di efficienza operativa e per fornire all'utente le migliori esperienze possibili con i prodotti".

Ancora: "Microsoft acquisisce dai anche da terze parti. Ad esempio i dati raccolti vengono completati acquistando dati demografici da altre aziende.Microsoft sfrutta inoltre servizi di altre aziende per localizzare geograficamente l'utente a partire dall'indirizzo IP e personalizzare determinati prodotti disponibili nella zona dell'utente".

La pagina può essere trovata quando si cerca di approfondire le informazioni offerte da una app molto popolare: WhatsApp. Che ci tiene a chiarire che i messaggi tra gli utenti sono cifrati e neanche la stessa WhatsApp può leggerli. Però...

Le Informazioni legali su WhatsApp constano di più di 33.000 caratteri, quasi 5.000 parole (una quindicina di pagine di un libro). Lette le quali abbiamo la sensazione che WhatsApp abbia a cuore la nostra privacy e conservi con la massima attenzione i nostri dati.

Ma quali dati? L'elenco è abbastanza nutrito da destare il sospetto che si tratti di profilazione, ma anche qui la parola "profilazione" non compare mai nel testo, mentre la parola "profilo" ricorre una sola volta, dove Whatsapp si riserva di "mostrare l'immagine del profilo". Al momento di scaricare l'app, si deve prendere nota di quello che "può" fare. Si legge che...
 

Questa app può
Uso del microfono
Uso di dispositivi che supportano servizi NFC (Near Field Communication)
Uso della posizione
Uso della webcam
Uso dei servizi VoIP (Voice over IP) del dispositivo
Uso delle mappe
Uso di un account Microsoft anonimo
Uso delle informazioni sul dispositivo
Uso dei servizi di rete del dispositivo
Uso del telefono
Uso di qualsiasi sensore del Windows Phone
Accesso al browser
Uso della fotocamera posteriore o anteriore
Uso dei contatti
Uso degli appuntamenti nel calendario
Uso della musica
Uso delle foto nella raccolta multimediale
Uso degli elementi multimediali in esecuzione
Accesso alla connessione Internet e funzionamento come server.
Uso di dati memorizzati in un dispositivo di archiviazione esterno
Uso della raccolta video
Uso di dispositivi che supportano servizi NFC (Near Field Communication)

 
L'analisi di queste operazioni potrebbe riservare strane sorprese. Nel frattempo può essere interessante qualche considerazione sull'argomento, in Big Data, la privacy e le sei sorelle del Grande Fratello. (M.C.)
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