Verso un testo unico sulla tutela, rinnovati il
Collegio e la delega
08.03.01
Approvata definitivamente dalla Camera la legge
che riapre i termini, scaduti da tempo, per l'emanazione dei decreti legislativi
previsti dalla legge-scialuppa 676/96. Così,
entro il 31 dicembre di quest'anno, la legislazione sulla protezione dei dati
personali dovrebbe essere "completa".
Quindi il Governo avrà un anno di tempo per mettere mano a un testo unico che
metterà ordine tra l'ipertrofica e confusa normativa sulla protezione dei dati
personali.
Scaduti i quattro anni dal primo insediamento, il
Collegio del Garante è stato in parte rinnovato. Confermati il presidente
Rodotà e il professor Santaniello, il Parlamento ha nominato il deputato di AN
prof. Gaetano Rasi e il verde Mauro Paissan, con un perfetto esempio di
lottizzazione politica e in dispregio della norma che prescrive l'indipendenza
dei componenti del Collegio.
Escono di scena il costituzionalista prof. Ugo de Siervo e l'ing. Claudio
Manganelli, Con l'uscita di Manganelli, viene meno l'unico personaggio con
competenze tecniche, anche qui in dispregio della norma (art.
30, comma 3 della L. 675/96) che prevede per i componenti del Collegio la
"riconosciuta competenza delle materie del diritto o dell'informatica,
garantendo la presenza di entrambe le qualificazioni".
(M. C.) |