Anno XIII - N. 385 - 23 marzo 2009

Leggi e burocrazia si oppongono a tutti i progressi

La semplificazione al contrario

Leggi che non tengono conto delle leggi precedenti, burocrazia che vanifica le innovazioni e le semplificazioni. Il quadro dell'innovazione diventa sempre più incoerente e contraddittorio. Vediamo alcuni esempi significativi.
Innovazione, la rivincita della burocrazia (M. Cammarata)
Legge 28 gennaio 2009, n. 2  (Estratto)
Un nuovo tentativo, in odore di illegittimità, per snaturare definitivamente il CNIPA, erede dell'AIPA: digitapà...
Schema di DPR per il "riordino" del CNIPA
Dati personali
Il Garante interviene tempestivamente con un provvedimento che in qualche modo limita gli effetti negativi della recente disposizione del decreto "milleproroghe": non sarà possibile usare i vecchi elenchi telefonici per aggirare i principi della tutela dei dati.
Telemarketing: il Garante para il colpo (P. Ricchiuto)
Il provvedimento del Garante
"Le notizie concernenti lo svolgimento delle prestazioni di chiunque sia addetto ad una funzione pubblica e la relativa valutazione non sono oggetto di protezione della riservatezza personale". Ecco un'altra norma contro la privacy.
Tutela della riservatezza: aria di restaurazione? (A. Buti)
Ancora in primo piano
Innovazione e semplificazione fanno rima con confusione
    (M. Cammarata)
Telemarketing: il governo allarga il buco (P. Ricchiuto)
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Tra i giochi della politica e l'informazione che non c'è

La Rai aspetta un presidente. Chi lo sceglie?

Nel 2003 la rinuncia all'incarico da parte di Paolo Mieli. Nel 2004 le dimissioni di Lucia Annunziata. Pochi giorni fa il rifiuto di Ferruccio De Bortoli. Perché è così difficile fare il presidente della Rai? 
23 marzo 2009. Nella settimana che inizia l'opposizione dovrebbe indicare un nuovo nome per la carica di presidente della Rai. Nessuna regola lo impone: è solo una consuetudine parlamentare. Il presidente dell'emittenza pubblica, si dice, deve essere un nome "di garanzia". Un contrappeso più di forma che di sostanza, poiché che la composizione del consiglio di amministrazione rispecchia la maggioranza parlamentare del momento. La proposta sarà accettata o respinta dal Presidente del consiglio dei ministri. Negli ultimi giorni Berlusconi ha bocciato sia la conferma di Claudio Petruccioli sia la candidatura di Carlo Freccero, un esperto di altissimo livello sul cui nome c'era già un'intesa tra i due poli.
Un momento: chi dà a Silvio Berlusconi il potere di veto sul nome del candidato alla presidenza della Rai? Nessuno. Se lo attribuisce da sé. Ma l'aspetto curioso è che lo stesso Silvio Berlusconi, non un suo omonimo, è anche il padrone dell'azienda concorrente Mediaset. E' come se il proprietario di una casa automobilistica europea, poniamo la Volkswagen, si opponesse alla nomina di un presidente del CDA della Fiat. Un'ipotesi inimmaginabile, ma in Italia è la realtà.(continua)
Lo strano caso della televisione che non c'è. Intervista a Francesco di Stefano
 (video)
Europa7: un milione, una frequenza, una beffa
Corte di giustizia UE - Sentenza del 31 gennaio 2008
Consiglio di Stato - Sentenza 20 gennaio 2009 n. 242
Ancora in primo piano
Un blog non è "stampa" e può essere sequestrato
Corte di Cassazione - Sentenza 11 dicembre 2008 n. 10535
Il progetto di legge sulla registrazione dei siti internet
Da una sentenza sbagliata a una proposta demagogica
Progetto di legge C.1921 "Modifiche all’articolo 1 della legge 7 marzo 2001, n. 62, in materia di definizioni e disciplina del prodotto editoriale, e all’articolo 16 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, per l’abrogazione del reato di stampa clandestina"
Pubblicazione iscritta nel registro della stampa del Tribunale di Roma con il n. 585/97 Direttore responsabile Manlio Cammarata
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