23 ottobre 2007 |
La partita che si gioca dietro il disegno di legge di
riforma dell'editoria è molto più ampia di quanto
appare dalla proteste che in questi giorni si levano
contro il testo che vorrebbe dettare la disciplina dei
"prodotti editoriali".
Il prodotto editoriale è una delle infinite possibili
forme di manifestazione del pensiero. Ma non tutte le
manifestazioni del pensiero sono prodotti editoriali.
Per esempio, parlare in pubblico, insultare
pubblicamente qualcuno, portare un distintivo, tenere
un blog sono forme di manifestazione del pensiero.
Anche versare un secchio di colorante rosso nell'acqua
della Fontana di Trevi è una forma di manifestazione
del pensiero (che, come tutte le altre, può
comportare una sanzione se reca un danno
ingiustificato a qualcosa o a qualcuno).(continua)
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Nuova
disciplina dell’editoria e delega al governo...
(Il testo del disegno di legge "Levi") |
Ma i ministri hanno letto il DDL
sull'editoria?
di Daniele Coliva |
Il
ritorno del MinCulPop?
(Comunicato ALCEI) |
Responsabilità
e sequestri: l'internet è un altro mondo
di Daniele Minotti |
Allarme
- Levi scopre le carte
di Franco Abruzzo (29.08.2007) |
Testate
on-line, la registrazione presso i tribunali obbligatoria quando... di
Franco Abruzzo (20.10.2007) |
Riforma dell'editoria: non siamo tutti
giornalisti |
Una direttiva del Consiglio d’Europa
mette in pericolo la libertà di espressione
(Comunicato EDRI) |
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Perché questo numero speciale di InterLex |
Da un anno e mezzo le sezioni di InterLex che riguardano
la comunicazione e l'informazione sono passate sul sito
"Manlio Cammarata reporter", dedicato appunto ai
problemi del mondo dei media.
Però la questione all'ordine del giorno riguarda il
diritto, anzi i diritti della Rete in generale. Riguarda la
libertà di espressione garantita dall'articolo 19 della
Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo,
dall'articolo 11 della Carta dei diritti fondamentali
dell'Unione Europea e dall'articolo 21 della nostra
Costituzione. Ecco il motivo di questo numero speciale di
InterLex con i contenuti del sito dedicato all'informazione. |
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Dati personali |
In risposta all'articolo di Daniele Coliva "'Laboratorio privacy'? Ma mi faccia il piacere!"
del 16 ottobre scorso riceviamo con piacere e pubblichiamo una precisazione
dell'avvocato Giuseppe Fortunato, componente del Garante per la protezione dei
dati personali.
"Laboratorio
Privacy Sviluppo": la risposta di Fortunato
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