La legge in rete: quattro anni di
interventi
02.06.99
Il tema diritto di accesso alla
legge attraverso l'internet è nelle "radici storiche" di InterLex,
perché fu sollevato per la prima volta da Francesco Brugaletta nel Forum
multimediale "La società dell'informazione", iniziato nell'aprile del
'95 e proseguito dal '97 in questa rivista. L'intervento Trasparenza
nell'esercizio del potere, diritto alle informazioni e nuove tecnologie,
del 18 giugno '95, contiene già i presupposti del dibattito ancora in corso,
del quale può essere utile ripercorrere qui le tappe più importanti (l'elenco
completo degli interventi è nell'indice
di questa sezione).
Nell'ottobre '96 il
costituzionalista Pasquale Costanzo allargò la prospettiva con Aspetti
problematici del regime giuspubblicistico di Internet.
Riprese quindi il tema Brugaletta con Brevissime
considerazioni su pubblicità delle leggi, reti telematiche e Internet
(dicembre '96) e Poteri
pubblici e dovere di disseminazione: l'altra faccia del Diritto all'informazione
(febbraio '97).
I problemi tecnici e legislativi che
si opponevano a una rapida diffusione telematica delle leggi furono sollevati in
un'intervista del febbraio '97 da Carlo Pinzani, vicesegretario generale e
direttore del Servizio Informatica del Senato (<www.parlamento.it>:
host contacted!). Anche Renato Borruso, a
quel tempo direttore del CED della Cassazione, espresse molte riserve
nell'intervista che fu pubblicata con il titolo L'ignoranza
della legge accusa il legislatore nel
mese di maggio.
Nel luglio del '97 un altro
intervento di rilievo a sostegno della nostra tesi: quello del senatore Antonio
Falomi nell'intervista Una
strada da seguire fino in fondo.
L'argomento fu ripreso nel gennaio
'98 con un articolo Serve
una legge per l'accesso alla legge?, a
commento di un'iniziativa lanciata dall'avvocato Giorgio Rognetta sul sito Zaleuco,
che sfociò in un disegno di legge presentato dal senatore Andrea Pastore,
rimasto nei cassetti della Commissione giustizia.
Ma una proposta contenuta nel nostro articolo suscitò l'attenzione del
presidente dell'Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione,
Guido M. Rey, che in una lettera
a InterLex si dichiarò d'accordo con la tesi dell'opportunità di rendere
disponibili sull'internet i testi normativi, nell'ambito della rete unitaria.
Intanto Daniele Coliva aveva
allargato ancora le ragioni di quella che si può chiamare una vera e propria
"campagna di sensibilizzazione" con La
legge sulla Rete: un perché.
In seguito l'argomento è ritornato diverse volte
in articoli centrati su temi diversi, fino a La
Gazzetta ufficiale "segretata" per contratto!
del 27 aprile scorso. Sullo stesso numero ha rincarato la dose Andrea Monti,
chiedendo Dove sono
gli standard tecnici?.
E siamo alla proposta
di oggi...
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